Fondamentali solidi nonostante le valutazioni elevate
Le valutazioni azionarie hanno nuovamente registrato una decisa tendenza al rialzo. Negli Stati Uniti, il rapporto prezzo/utili attesi (P/E ratio) è tornato sopra 22, più di due deviazioni standard sopra la sua media a lungo termine. Questo vuol dire che molti indici azionari non sono valutati in modo interessante. Comunque, finché gli utili delle aziende continuano a crescere bene, questo non dovrebbe essere un problema per ora. La stagione degli utili del secondo trimestre è già iniziata e, nonostante qualche eccezione, la maggior parte delle aziende ha finora sorpreso in positivo. Le banche e i titoli tecnologici hanno ancora una volta registrato performance particolarmente buone. Ci aspettiamo che le previsioni inizialmente piuttosto moderate degli analisti (4% di crescita degli utili negli Stati Uniti e 0% in Europa) siano alla fine superate in modo significativo (vedi grafico). Questo è positivo per i mercati azionari e potrebbe compensare la stagionalità altrimenti piuttosto debole del mese di agosto.
Nessun eccesso di euforia nonostante i massimi storici
I nostri indicatori su sentiment e posizionamento solitamente invitano alla cautela dopo un forte rialzo. Diversi nostri indicatori attualmente si trovano però in territorio neutro e abbiamo ricevuto solo segnali di vendita isolati. Un segnale di attenzione, ad esempio, può essere la rilevante sottoperformance dei settori difensivi rispetto ai ciclici. Nel complesso non vi sono comunque segni di euforia eccessiva. Finora l'economia si è dimostrata molto più robusta di quanto noi e altri esperti avessimo previsto. I dati sono infatti sempre più positivi. D'altro canto, l'effetto dei dazi commerciali sull'inflazione è stato finora modesto, poiché l'inflazione dei servizi, molto più significativa, è in calo. Sebbene prevediamo un leggero aumento dei tassi di inflazione nei prossimi mesi, la Federal Reserve statunitense dovrebbe tagliare i tassi di interesse per la prima volta a settembre. Ciò potrebbe fornire un ulteriore impulso ai mercati azionari. Iniziamo quindi il mese di agosto con un leggero sovrappeso sulle azioni.